L'altro giorno gironzolavo annoiato e sudato per Roma, entrando in ogni negozio che mi trovavo davanti. In effetti più per l'aria condizionata che per gli articoli dei negozi, ma visto che c'ero ho dato un'occhiata anche agli scaffali. Sono capitato nella libreria Mel di Piazza Esedra (o della Repubblica, se volete). E' una libreria che non frequento tanto spesso; è molto grande ma, chissà perché, è anche poco fornita. Comunque, il piano inferiore della libreria di solito è dedicato ai classici e ai libri per ragazzi, ora, a quanto pare, troverete la parete sinistra del piano coperta da un grande scaffale zeppo di libri usati. E' una specie di iniziativa chiamata Libraccio, o qualcosa del genere. Macchissenefrega. La cosa importante è che ai lati di questo grande scaffale, ne troverete due più piccoli, alti non più di due metri e larghi uno, rispettivamente per il Fantasy e la Fantascienza. Quello del Fantasy è particolarmente povero, se siete interessati potrete portarvi a casa qualche libro di Terry Brooks polveroso e malconcio, ma a non più di tre euro. Quello della Fantascienza non è poi tanto meglio: vale stessa storia dello scaffale Fantasy, solo che con Asimov. In compenso ho trovato tre libri interessanti, ma ne ho potuto comprare solo uno per vari motivi.
I libri interessanti sono: Il grande tempo di Fritz Leiber, pubblicato nella collana "Urania collezione", IL palazzo del mutante di Tim Powers, edito da Fanucci e Il canto di Kali di Dan Simmons, per Urania. Ho comproto quest'ultimo esattamnete per 1 euro e 55 centesimi.
Non mi aspetto niente di che da questo libro, ma l'idea della dea incazzata che mangia la gente è affascinante.
